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lunedì 30 aprile 2012

Valentino, altra gara anonima

Altra gara anonima per Valentino Rossi, che chiude al nono posto la seconda prova stagionale del mondiale di MotoGp a Jerez. Un piccolo passo avanti rispetto al decimo posto del debutto in Qatar, quando il Dottore concluse al decimo posto, anche se il distacco dal vincitore Casey Stoner resta abissale (34”8) e il feeling con la Ducati ancora da trovare.
NUOVO ASSETTO - Dopo il disastro delle qualifiche, che lo avevano visto tredicesimo a tre secondi e mezzo dalla pole di Lorenzo, Valentino arranca a metà gruppo ma limita i danni riuscendo a stare davanti almeno alla Ducati satellite di Barbera, con cui resta in lotta fino alla fine per il nono posto. Nicky Hayden, che era stato fantastico in prova portando la sua Gp12 in prima fila con il terzo tempo, ha mantenuto quella posizione nei primi giri di gara per poi perdere terreno e concludere ottavo. Alla fine, Rossi è ovviamente deluso. «Sono partito con un assetto diverso, andremo avanti con questo – ha detto il nove volte campione del mondo – Ho cercato di creane uno per quelle che sono le mie caratteristiche, ma purtroppo dovremo seguire quest'altra direzione: dovrò abituarmi a guidare diversamente».
SUPER STONER - Il successo va al campione del mondo Casey Stoner, autore di una grandissima gara che va a rovinare i piani di duello spagnolo fra Jorge Lorenzo e Dani Pedrosa, che avevano dato spettacolo in prova. Lorenzo ha provato nel finale a mettere sotto pressione l'australiano, che ha però reagito da campione allungando negli ultimi due giri. Il podio è completato da Pedrosa che tiene a bada Carl Crutchlow, con Andrea Dovizioso quinto.

Ford Mustang Shelby GT500, l'importante è esagerare

Obiettivo? Produrre e portare in strada il motore V8 più potente della storia: per questo è nata la Ford Mustang GT500 2013. E a quanto pare l'obiettivo è stato raggiunto, almeno stando alle indiscrezioni che circolano sulla Rete e che parlano di una prova al banco da record.
Ford Mustang Shelby GT500, modello 2013: quest'auto sportiva americana sarà probabilmente ricordata per un motivo ben preciso, al di là del look ben riuscito e grintosissimo e delle caratteristiche di guida assai intriganti per tutti gli appassionati del genere. Già, quest'auto sarà ricordata soprattutto per un record che si appresta a cogliere. Nulla di ufficiale, al momento, ma il tam tam della Rete parla chiaro: i numeri ottenuti al banco sarebbero davvero da record per un motore con schema V8, un tradizionale frazionamento Made in USA.
La Mustang Shelby GT500 2013, equipaggiata con un eclatanta V8 da 5,8 litri di cilindrata, interamente in alluminio, avrebbe infatti registrato al banco prova una potenza massima di 662 cavalli, 12 in più rispetto a quanto dichiarato per il modello precedente. La coppia? Da record anche quella, con un dato quasi incredibile di 855 Nm, disponibile tra 2.200 e 5.800 giri al minuto. A quale espediente tecnico andrebbe attribuito il merito di questo risultato eccezionale? Nulla di esoterico: si trattarebbe, infatti, di un più che classico compressore volumetrico abbinato a un intercooler di grandi dimensioni.
Qualche altro numero da record: la velocità massima sarebbe di 320 km/h, ottenuta grazie alla potenza esagerata e alla ricerca aerodinamica che ha permesso di ridurre la resistenza all'avanzamento. L'impianto frenante è italiano, Brembo, mentre l'assetto regolabile è di produzione Bilstein. Immancabile l'elettronica, con la possibilità di scegliere tra tre modalità di intervento, più o meno invasivo. Ultimo capitolo, i consumi: Ford parla di 13,7 litri per 100 km di consumo e di 9,8 litri in autostrada. Tanti o pochi? Considerate le prestazioni il dato non è poi così esagerato...

Audi A6 L e-tron

Al Salone di Pechino 2012 Audi ha presentato la concept della prima e-tron di segmento superiore: Audi A6 L e-tron concept, ibrido plug-in con 80 km di autonomia in modalità esclusivamente elettrica. Dedicata in particolare al mercato cinese.

Un altro passo nella direzione della mobilità sostenibile lo compie Audi, che a Pechino ha presentato il concept A6 L e-tron. Lo studio nasce sulla base della A6 L perché è proprio questo modello a essere il più venduto in Cina per il marchio dei quattro anelli. Il concept, quindi, è sviluppato con particolare attenzione alla clientela cinese, perché gli ibridi plug-in possono affrontare tratti in modalità solo elettrica, a emissioni zero, benvenute nelle megalopoli del paese più popoloso del pianeta.

Il sistema ibrido parallelo prevede la combinazione di un motore termico TFSI e di un motore elettrico. Il primo è un 2.0 TFSI da 211 CV (155 kW), il secondo un elettrico da 95 CV (70 kW). La batteria agli ioni di litio raffreddate a liquido è collocata nella zona posteriore della vettura. In modalità elettrica e a un'andatura costante di 60 km/h, la Audi A6 L e-tron concept può coprire fino a 80 chilometri. La centralina del sistema ibrido stabilisce dà priorità all'autonomia dell'auto e sceglie di conseguenza la modalità di funzionamento più indicata per ottenere il risultato desiderato. La A6 L e-tron può utilizzare solo il motore a combustione o soltanto l'elettrico, oppure viaggiare in modalità ibrida, il tutto con prestazioni definite dalla Casa "sportive".

Cosa sono i Cavalli Fiscali


Cosa sono i "cavalli fiscali"? Per molti forse la loro presenza è sconosciuta o dimenticata, dato che potrebbe essere definita come una "specie" in via d'estinzione, anche se ancora piuttosto importante. Non stiamo parlando di qualche razza animale che rischia di scomparire dal pianeta, bensì di uno dei metodi più vecchi per misurare la classe di un veicolo in rapporto alla cilindrata: i "cavalli fiscali", appunto.
Questa definizione riguarda infatti l'unità di misura usata in Italia per anni (a partire dal 1976) per calcolare "l'importanza fiscale" di un veicolo (prima dell'avvento dei kW) e che divide tutti i mezzi circolanti esclusivamente in base alla propria cilindrata e non per la potenza del motore, come avviene oggi. Per questo motivo, a prescindere da quanti CV (di potenza) si abbiano a disposizione, una vettura da 1.200 cc di cilindrata avrà 14 cavalli fiscali, un 1.6 ne avrà 17 o una più brillante dotata di motore due litri arriverà a 20.
Al giorno d'oggi è abbastanza ovvio che una classificazione del genere sia piuttosto inutile: il progresso tecnologico sta infatti portando a una riduzione sempre maggiore delle cilindrate dei propulsori, ma senza una rispettiva diminuzione delle potenze.
Attualmente questo metodo trova comunque ancora impieghi da parte delle compagnie d'assicurazione (per calcolare la polizza RC Auto), come parametro per le imprese per dedurre i rimborsi chilometrici dei dipendenti che utilizzano la propria auto per una trasferta e dall'Agenzia delle Entrate per il calcolo del reddito.

I mezzi del futuro per viaggiare a 600 km all'ora


Come ci muoveremo nel futuro? Fino a qualche tempo fa molti immaginavano macchine volanti o astronavi a solcare i cieli, ma forse quel che la scienza ha in serbo per il mondo dell'automobile è molto più "con i piedi per terra" di quanto si possa credere.Tutto parte da un'idea che si sta già sviluppando con successo nel mondo ferroviario: i convogli a levitazione magnetica (in grado di arrivare a velocità superiori ai 500 Km/h) permetteranno infatti nel futuro di coprire grandi distanze a velocità quasi paragonabili a quelle di un aereo. Utilizzando gli stessi principi, la società svizzera Acabion sta portando avanti progetti che possano unire questo tipo di tecnologia alle vetture del futuro.
L'idea svizzera prevede, al posto delle autostrade come le conosciamo ora, delle strutture altamente tecnologiche e automatizzate dove le vetture sarebbero in grado di schizzare a velocità comprese tra i 300 e i 600 Km/h, guidate da un computer e persino alimentate dalla strada stessa tramite energia solare.
Fantascienza? Sì, ma concreta quanto basta per crederci! Per arrivare a queste "superstrade del futuro" il progetto degli ingegneri svizzeri prevede tre "step" a partire già dal 2015: tra tre anni infatti ci sarebbe la possibilità di costruire brevi tratti di carreggiata, dove le vetture potrebbero correre fino a 300 Km/h solo grazie alla tecnologia della levitazione magnetica. Lo step successivo (che inizierebbe intorno al 2050) sarebbe invece quello di creare vere e proprie reti di strade simili a quelle tradizionali, dove gli automobilisti del futuro potrebbero percorrere fino a 2.500 Km in appena quattro ore.
E l'ultima parte del progetto? Noi di certo non la vedremo! Per questa ci vorrà ancora un secolo, ma gli ingegneri elvetici sono certi che il progresso tecnologico porterà addirittura alla creazione di tunnel intercontinentali o sottomarini "sigillati" dove, in assenza totale d'aria, i veicoli sarebbero in grado di raggiungere la stratosferica velocità di 20 mila Km/h, ovvero come arrivare da Parigi a New York in soli 30 

venerdì 27 aprile 2012

La Koenigsegg Agera R supera i 400 km/h al Nürburgring

La notizia, riportata dal Jalopnik.com, racconta l'incredibile exploit velocistico colto da un normale proprietario di una Koenigsegg Agera R, che ha ha sfiorato le 250 miglia orarie, più di 400 km/h...

Il contesto non è quello tipico della ricerca di un record: al contrario, il proprietario dell'auto in questione, il norvegese Bard Eker, non è un collaudatore né un pilota, ma semplicemente il fortunato e benestante proprietario di una velocissima Koenigsegg Agera R. Nel corso di un raduno di supercar sul circuito tedesco, il buon Bard ha pensato bene di affondare l'acceleratore per bene, tanto da raggiungere sul rettilineo principale della pista l'incredibile velocità di 249,54 miglia orarie, pari a 401,6 km/h.

Il suo commento? Nessun problema con la stabilità dell'auto alla massima velocità. Però l'asfalto aveva una superficie un po' irregolare, quindi in frenata c'è stato da divertirsi, prima della curva a sinistra posta alla fine del rettilineo Döttinger-Höhe...

Audi RS Q3, concept da 360 CV

Cinque cilindri turbo a iniezione diretta, da 0 a 100 km/h in 5"2, velocità massima di 265 km/h: sono queste le caratteristiche base di un concept spettacolare per aspetto e prestazioni, lanciato da Audi al Salone di Pechino. Diventerà una vettura in produzione di serie?

È un concept ma in molti sperano che non rimarrà tale. Il motore, innanzitutto: 2.5 TFSI da 360 CV (265 kW) di potenza massima, carrozzeria più muscolosa e ribassata di circa 25 millimetri, tanti dettagli estetici che enfatizzano l'immagine sportiva del modello. Ad esempio si nota il bordo in alluminio spazzolato e lucidato della calandra; la griglia è nera, con gli esagoni leggermente sfalsati, a creare un effetto tridimensionale. La scritta "quattro" completa il quadro, insieme ai fari oscurati. Esteso l'impiego di materiali plastici con rinforzi in fibra di carbonio (CFRP). Le fiancate propongono una combinazione di zone nere e blu, con i retrovisori esterni neri e i finestrini incorniciati in alluminio opaco. Belli e grintosi i gruppi ottici posteriori, come del resto lo spoiler.

L'abitacolo del concept Audi RS Q3 è luminoso grazie è al tetto in vetro; il nero è il colore dominante, perché ammanta moquette, tappetini, plancia in pelle e rivestimenti in nappa, mentre a contrasto ci sono le sezioni in Alcantara blu scuro. Gli elementi in materiale plastico con rinforzi in fibra di carbonio è utilizzato anche per i bilancieri del cambio, mentre nel vano motore la testata del cinque cilindri è rivestita in carbonio. Il motore abbina l'iniezione diretta alla sovralimentazione, per ottenere dai 2.480 cc ben 360 CV (265 kW), con prestazioni in linea: 0-100 km/h in 5"2, velocità massima di 265 km/h. Il cambio S tronic è a sette rapporti, la trazione integrale quattro, su cerchi in lega di 20" e pneumatici di misura 255/30.

La benzina plus conviene davvero?

Le benzine plus conviene davvero? Quelle che per intenderci costano di più e hanno più ottani, fanno davvero consumare meno? Non sempre, almeno stando ai risultati di uno studio condotto da “What Car?”. Al contrario le Compagnie petrolifere affermano che il vantaggio ci sarebbe tutto, tale da giustificare un prezzo per litro decisamente più elevato rispetto a quello della benzina “tradizionale”.

Alcune Compagnie sostengono che utilizzando questo tipo di benzina si possano ottenere percorrenze, e quindi consumi appunto, migliorati fino al 10% rispetto ai dati riportati da Casa madre. Lo studio condotto da “What Car?” ha quindi preso in esame questi dati verificandoli con serbatoio e contachilometri a portata di mano.
Sono state quindi analizzate le prestazioni di alcune benzine cosiddette “plus” e i risultati conseguiti non hanno fatto gridare al miracolo. L’efficienza dei veicoli in effetti registra miglioramenti, ma nell’ordine del 2% a fronte di un “pieno più caro” di quasi il 4%. Discorso simile per quanto riguarda il Diesel “potenziato”. La media di miglioramento promessa da molte Case dice “fino al 3%”, ma i numeri snocciolati da “What Car?” parlerebbero invece di uno scarso 1,4% in rapporto ad un prezzo per litro maggiorato di circa il 3,6%. Il Sito inglese che ha effettuato la prova sostiene di aver operato in modo molto scrupoloso e neutrale, effettuando test su diversi tipi di strada e per parecchie centinaia di chilometri. Non solo, le prove sarebbero state affidate a personale specializzato, come ingegneri e ricercatori “super partes”.
Puntuale è arrivata però la risposta di alcuni noti marchi produttori di benzina e gasolio. Tra questi, il portavoce di una rinomata Casa francese ha confermato che dai propri test effettuati, durati 21 mesi e svolti su una flotta di oltre 30 mila vetture, i miglioramenti viaggerebbero in media tra l’1,5 ed il 5%. Ovvio, la verità sta nel mezzo. Ogni vettura può rispondere diversamente e gran parte del merito (o demerito) dipende anche dallo stile di guida, dal “dove” guidiamo e dalle condizioni dell’auto. L’ideale, se si vuole davvero risparmiare qualcosa, è quindi verificare caso per caso, comprendendo davvero se ne “valga la pena”…

Come non farsi fregare dai benzinai


Non bastavano gli aumenti di prezzo del carburante ormai quasi fuoricontrollo, negli ultimi tempi è anche tornata di moda la truffa (conosciuta da tempo) di "taroccare" i distributori. E' notizia recente che un controllo della Guardia di Finanza di Roma abbia smascherato irregolarità in quasi la metà degli impianti esaminati, con il conseguente sequestro di 22stazioni di servizio, 52 pistole erogatrici e la denuncia alle Autorità di otto persone. Il giro d'affari scoperto dagli uomini delle Fiamme Gialleammonterebbe a circa 200 mila Euro, proporzionali - litro più litro meno - a 110 mila litri di carburante venduto "in nero".Ma come funziona questa frode? In maniera molto semplice: tramite un software vengono modificati i sistemi elettronici che regolano la quantità di benzina o gasolio erogati dalle "colonnine" di distribuzione; in questo modo le pistole emettono nei serbatoi meno litri di quanto indicato con un conseguente guadagno per il benzinaio "truffaldino" (che poi potrà rivendere "sottobanco" il carburante avanzato) e una perdita sia per l'automobilista "vittima" che per lo Stato.Per gli automobilisti è possibile difendersi da questo tipo di truffe? In realtà sì, basta tenere sempre gli occhi aperti! Innanzi tutto la cosa più importante durante un rifornimento è quella di controllare attentamente che l'importo richiesto sia quello poi effettivamente erogato dal benzinaio. Può sembrare strano o assurdo, ma in molti casi per frodare gli automobilisti è stato sufficiente erogare 5 o 10 Euro in meno rispetto a quanto richiesto, con i diretti interessati (gli automobilisti) a fidarsi ciecamente dell'operatore senza controllare che tutto fosse in regola.Nel caso invece si abbia la buona abitudine di usare il self-service o di scendere comunque dalla vettura, la nostra attenzione dovrà invece focalizzarsi sul piccolo "conta-litri" presente in ogni colonnina di rifornimento e che registra tutto il carburante erogato dal sistema; una "spia" di cui non molti conoscono l'esistenza. Controllando il numero di litri indicato prima e dopo il rifornimento potremo così verificare l'esattezza di quanto effettivamente entrato nel serbatoio e, in caso di truffe, avere in mano una prova tangibile di reato.

Leggere SMS in auto


Mentre si è alla guida l'attenzione dovrebbe essere sempre massima per evitare di causare incidenti, ma al giorno d'oggi le potenziali "distrazioni" si sono moltiplicate rispetto a qualche anno fa e tra i comportamenti più pericolosi in assoluto c'è ancora quello di leggere o scrivere SMS. Il problema è però forse molto più diffuso di quanto si pensasse se, secondo uno studio di Ford Europa, quasi la metà degli automobilisti del Vecchio Continente ammette di leggere SMS mentre è al volante.Noi italiani siamo poi addirittura al vertice di questa poco invidiabile classifica, con un dato di oltre 6 automobilisti su 10. Non che nel resto d'Europa la situazione sia però più rosea: anche "oltre confine", circa la metà di russi, francesi e tedeschi hanno comportamenti simili ai nostri, seguiti da spagnoli e inglesi. In ogni caso non si tratterebbe però di una sottovalutazione del rischio, dato che la maggioranza degli intervistati riconosce la pericolosità di tale comportamento.Ma chi sono i destinatari e mittenti di tutti questi "indispensabili messaggini"? In tutta Europa (con la curiosa eccezione della Russia dove i "preferiti" sono quelli ricevuti o inviati ad un familiare) i messaggi che ci precipitiamo ad aprire sono quelli del partner, mentre, per quanto riguarda gli SMS più ignorati, ai primi posti troviamo quelli di amici o colleghi di lavoro.Per combattere questo malcostume si stanno quindi diffondendo sempre più nuove funzioni di interconnessione tra i sistemi Hi-Fi delle vetture e gli apparecchi di telefonia cellulare; un esempio può essere il SYNC messo a punto proprio dalla Casa dell'Ovale Blu e che debutterà a settembre sulla nuova B-Max. Questo permetterà, con la funzione TTS (text-to-speech, ovvero lettura vocale del testo) di far "leggere" al sistema i messaggi ricevuti da un telefono connesso via Bluetooth, il tutto con un semplice comando vocale.

La Range Rover di Victoria Beckham


Range Rover ha presentato al Salone dell'auto di Pechino un'originalissima versione di Evoque, SUV compatto dal successo ormai apprezzato sia dalla critica che dal pubblico. La particolarità di questa versione svela ancor di più l'anima fashion della vettura inglese, sviluppata seguendo i suggerimenti dell'ex-Posh Spice Victoria Beckham, già disegnatrice di una propria collezione di moda e Creative Design Executive proprio per il Marchio inglese.La Range Rover Evoque Victoria Beckham si presenta quindi con materiali raffinati e di pregio: esternamente spiccano la vernice color grigio opaco interamente realizzata a mano e i cerchi in lega da 20" confiniture in oro rosa "Rose Gold". Guardando all'interno, questa versione dell'Evoque si fa notare per la tappezzeria in pelle con impunture rifinite a mano, mentre per il resto delle rifiniture si è nuovamente fatto largo uso del solito Rose Gold. I tappetini in tessuto mohair e la superficie interna del tetto in microsuede contribuiscono poi a dare una sensazione di unicità e lusso a tutto l'abitacolo.Tra le particolarità che la Range Rover Evoque Victoria Beckham propone si fanno poi notare il set di quattro valigie in pelle cucite a mano (disegnate dalla stessa ex-Spice Girl) e persino il libretto d'uso e manutenzione del veicolo, riposto in una custodia dello stesso materiale e firmato dalla bella Victoria.Sotto il cofano ci sarà il due litri turbo (realizzato interamente in alluminio) da 240 CV e 340 Nm di coppia, in grado di arrivare a 217 Km/h e di percorrere fino a 11,5 Km/litro nel ciclo combinato. Tra gli equipaggiamenti di serie ci sono poi un impianto audio da 825 Watt con 17 altoparlanti e uno schermo touch da 8". Questa versione speciale sarà riservata ad un gruppo molto esclusivo di clienti Range Rover (appena 200 gli esemplari previsti) che per averla dovranno sborsare la (non modica) cifra di quasi 98 mila Euro.

Test Drive: Volkswagen Touran 2.0 TDI DSG


Tipica famiglia italiana: marito, moglie, due figli e perché no, anche un cane o un gatto. Le esigenze sono chiare e la necessità di mettersi al volante di un'auto spaziosa e capace di sopportare i "traslochi" degli "esodi agostani" prende il sopravvento. Peccato che spesso vetture con queste caratteristiche non rispondano ad altro, con prestazioni tutt'altro che degne di nota. Ovvio, i limiti imposti dal Codice della Strada vanno sempre rispettati, ma guidare auto dai motori brillanti è sempre un valore aggiunto. A queste domande prova a rispondere la tedesca VolkswagenTouran che abbiamo provato con la motorizzazione Diesel da due litri di cilindrata e cambio automatico. Ecco cosa ne pensiamo.
Design che piace
Il look è tipicamente tedesco, o meglio, tipicamente Golf, soprattutto nella zona anteriore dove la calandra riprende lo stile della "veterana" della Casa di Wolfsburg. Per il resto abbiamo a che fare con una monovolume compatta dalla linea gradevole, razionale e senza fronzoli, ma non per questo noiosa. La lunghezza è di 440 cm (in pratica come una normale berlina), la larghezza di 179 cm e l'altezza di 167 cm.
Spazio al comfort
Gli assi nella manica della Touran parlano soprattutto di comfort e versatilità, doti non sempre scontate a bordo di questo tipo di monovolume. Il passo è di 268 cm, il che consente ai cinque occupanti delle prime due file di posti di viaggiare più che comodamente. Più limitato, ma assolutamente non d'emergenza, lo spazio per la coppia di passeggeri che siede in terza fila (questa Touran è infatti omologata per sette persone). In questo caso, ad esempio, lo spazio tra la seduta ed il tetto è di quasi 92 cm in altezza, il che non mette troppo in difficoltà nemmeno i passeggeri più alti. Naturalmente viaggiando al gran completo (sette posti) non si può contare su un vano di carico particolarmente capiente (di circa 121 litri); discorso diverso se scegliamo la modalità più tradizionale "a cinque" (i due sedili in più si possono infatti appiattire divenendo base del portabagagli). Infine, "buttando giù tutto" (anche la seconda fila) si ottengono spazi degni di un veicolo commerciale con una capacità di 1.913 litri.
Prestazioni e consumi
Come detto, nonostante la vocazione della Volkswagen Touran non sia quella di una sportiva, è possibile contare su prestazioni di tutto rispetto. Sotto il cofano abbiamo un motore TDI da due litri per 170 CV (125 kW) ed una coppia massima di 350 Nm. In questo modo è possibile scattare da 0 a 100 Km/h in 6,9 secondi per una velocità massima che si attesterebbe intorno ai 213 Km/h (non male per un mezzo di oltre 1,6 tonnellate). La trasmissione è quella nota, l'efficiente DSG a sei rapporti. E' possibile viaggiare sia in modalità completamente automatica che sequenziale sfruttando non solo la leva del cambio, ma anche le levette posizionate alle spalle dello sterzo. Interessanti i consumi che in città si attestano intorno ai 14 Km/litro, mentre in autostrada si viaggia sui 20 Km/litro.
Prezzi e spese
Questa versione decisamente ricca (2.0 TDI Highline DSG) costa poco meno di 32.900 Euro, ma la gamma Touran parte dai 21.950 Euro della versione 1.2 TSI Trendline. Il pieno di gasolio costa 91,20 Euro, con il quale abbiamo percorso (in media) circa 1.000 Km. Il costo del bollo auto è di circa 354 Euro (125 kW nel rispetto della normativa antinquinamento Euro 5).

L'auto di F1 si compra con 800 mila Euro


Alzi la mano chi, appassionato di automobili, non ambirebbe a mettersi al volante di un'autentica vettura di Formula 1.Un sogno in pratica irrealizzabile ai più, che per quanto possano vantare disponibilità economiche non indifferenti devono forzatamente accontentarsi di auto sportive, ma rigorosamente di serie. Oggi però potrebbe non essere più così e la grande opportunità arriva dalla Lotus che in occasione del prossimo Salone Internazionale dell'Automobile di Parigi (dal 2 al 17 ottobre 2010) svelerà un prodotto decisamente particolare: la Exos T125.
Di che si tratta? Il concetto è molto semplice, Lotus ha voluto produrre una vettura con le tipiche caratteristiche di una Formula 1, ma destinata alla vendita commerciale. Ovvio, non si tratta di un giocattolo alla portata di tutti. Il prezzo viaggia infatti intorno agli 800 mila Euro ed anche per questo la produzione si annuncia a tiratura limitatissima: appena 25 esemplari per altrettanti fortunati acquirenti.
La Exos T125 sfrutterà un propulsore Cosworth da 631 Cv ed il peso estremamente contenuto (intorno ai 650 Kg) dovrebbe consentire un'esperienza di guida se non identica, decisamente molto vicina a quella delle supertecnologiche vetture da Formula 1. Lotus tiene comunque a precisare, ma non potrebbe essere altrimenti, che la Exos T125 rappresenta un prodotto adatto a tutti (o quasi), ma non omologato per le strade di tutti i giorni e da utilizzare quindi esclusivamente in pista. Proprio per questo saranno organizzate apposite competizioni a cui potranno partecipare i fortunati possessori di questo piccolo gioiello così come non mancheranno corsi specifici per prendere confidenza con le prestazioni "formato autodromo".
Proprio a tal proposito ancora non sono stati snocciolati dati ufficiali in fatto di accelerazione, velocità massima e... (contano anche quelli!) consumi, ma ci è stato promesso che ogni velo di mistero sarà definitivamente dissolto con la presentazione ufficiale durante l'imminente kermesse parigina... attendiamo quindi con curiosità!
Resta solo da chiedersi se un'idea del genere avrà successo. Che dire? Il prezzo di certo non spaventerà gli appassionati dai conti correnti più generosi, basti pensare al ricco cittadino degli Emirati Arabi che a breve si vedrà recapitare una fiammante Bugatti d'oro...dal prezzo ignoto.

La Ferrari cinese


Che la Cina potesse diventare un mercato importante per un marchio come Ferrari poteva essere, fino a non molti anni fa, un'affermazione decisamente azzardata. Invece, a 20 anni dalla decisione del Cavallino di sbarcare nel paese del Dragone con la consegna del primo esemplare (una 348 TS), la scommessa può considerarsi vinta e oggi, il Paese della Grande Muraglia rappresenta uno dei principali mercati mondiali della Casa di Maranello.
Per festeggiare questo anniversario Ferrari ha deciso di fare le cose in grande e, oltre alla prima esposizione permanente di vetture "fuori" da Maranello che avrà sede a Shangai, presenterà al Salone dell'auto della stessa città una versione speciale (e limitatissima!) della 458 Italia, riservata ad appena 20 clienti della nazione più popolosa del mondo.
Le particolarità di questa versione risiedono nel colore utilizzato, un inedito "Rosso Marco Polo" e nella banda nera e oro che percorre tutta la vettura, arricchita sul cofano con il Dragone cinese, raffigurato mentre spicca il volo. Color oro saranno poi anche i cerchi in lega e gli spoiler anteriori, mentre all'interno la stessa tinta verrà utilizzata per le cuciture e i ricami della tappezzeria in pelle.
A livello meccanico invece non ci saranno modifiche e sotto il cofano troveremo lo stesso V8 da 4,5 litri della 458 Italia commercializzata in tutti i mercati: 570 CV di potenza e una coppia massima di 540 Nm. Note e apprezzate le prestazioni, con uno scatto da fermo a 100 Km/h bruciato in soli 3,4 secondi e una velocità massima di 325 Km/h.

sabato 14 aprile 2012

Moto a Confronto - Supersportive


Ducati 1199 Panigale

195 cavalli e 164 kg a secco di peso potrebbero spaventare. Invece la 1199 Panigale è la Ducati Superbike più facile di tutti i tempi. Il prezzo? Da 19.190 euro














Yamaha YZF-R1 2012

La Yamaha YZF-R1 2012 riceve un leggero lifting estetico ma soprattutto un controllo di trazione per sfruttare al meglio il suo 4 cilindri a scoppi irregolari. Ora in pista ci si gode alla grande tutta la cavalleria. Costa 17.190 euro





Aprilia RSV4 R APRC

Anche la versione base della splendida RSV4 R è ora equipaggiata con il pacchetto elettronico APRC che ne fa un vero animale da pista, efficace come poche altre moto tra i cordoli. La nostra prova ad Adria









Suzuki GSX-R 1000 2012

Quinta generazione per un mito, la GSX-R 1000 2012, si rinnova. Niente traction control, niente ABS... Ma quanto gusto nel guidarla! Il prezzo di acquisto, 15.100 Euro, fino al 31 di Marzo scende a 13.500 Euro



















Sondaggio sui modelli esposti... commentiamo i migliori modelli vediamo qual'è la migliore.

Yamaha YZF-R1 2012 - Il Giappone si difende contro un europa agguerrita.


L'Europa attacca, il Giappone si difende come può. Questo sta accadendo nel segmento delle supersportive fino a pochi anni fa dominato in lungo e in largo dalle moto con gli occhi a mandorla che oggi però devono subire l'offensiva di prodotti estremamente aggressivi e performanti come quelli europei. Abbiamo visto le foto scappate della nuova Fireblade che certo non taglia i ponti con il passato, ora tocca alla Yamaha R1 2012 mostrarsi e mostrare che anche in casa Yamaha il hanno per ora preferito la continuità piuttosto che la rivoluzione. Del resto con la crisi che attanaglia il mercato delle supersportive il ciclo di vita dei vari modelli si è allungato non poco e se un tempo eravamo abituati a vedere un nuovo modello ogni due anni (francamente un ritmo anche troppo serrato) al giorno d'oggi anche prodotti di punta come le Superbike 1000 restano in listino molto più a lungo.
TRACTION CONTROL Per cui non aspettatevi rivoluzioni perché al momento non ce ne saranno. Questo non vuol dire che i prodotti attuali non si possano aggiornare ed è proprio quello che ha fatto Yamaha che non ha stravolto la sua R1 ma l'ha aggiornata per non perdere il treno con le 1.000 elettroniche. La novità principale della nuova Yamaha R1 2012 è infattil'arrivo del controllo di trazione TCS, che sfruttando il sistema Ride by Wire di cui Yamaha è pioniera controlla gli slittamenti della ruota posteriore.
SEI LIVELLI Sono sei i livelli di intervento di un controllo che agisce con la solita sequenza (gestione farfalle, ritardo accensione, taglio alimentazione) che contraddistingue tutti i controlli di trazione conosciuti al momento.  Il sistema è anche ovviamente disinseribile e lavora in accordo con una nuova centralina elettronica che sfrutta mappature aggiornate per migliorare le prestazioni in accelerazione e in uscita di curva.
NUOVE MAPPATURE In soldoni la nuova R1 pur senza crescere nella potenza assoluta dovrebbe avere una miglior coppia ma anche un miglior allungo, elemento in cui l'attuale non brilla molto. Restano anche le tre modalità di funzionamento del motore (standard, A e B) caratteristiche della R1 attuale, così come resta la peculiarità tecnica del 4 cilindri di Iwata, ovvero l'albero motore "crossplane" artefice della fasatura irregolare degli scoppi (270°-180°-90-180°).
CAMBIANO I DETTAGLI Altre novità sulla Yamaha R1 2012  le troviamo a livello di dettaglio,cambia il cupolino che è stato ridisegnato (i fari si allontanano tra loro) e anche la fanaleria che vede arrivare le luci a LED per guida diurnaLe pedane del pilota sono state ridisegnate per migliorare il grip, mentre non ci sono cambiamenti evidenti di ciclistica se si esclude l'arrivo di una nuova piastra di sterzo derivata dalle M1 che corrono in MotoGP con Lorenzo e Spies.

Ducati Diavel AMG


Una moto che fa rima con auto? La collaborazione tra due dei marchi più "veloci" dell'ambiente motoristico mondiale inizia a farsi concreta ed ecco arrivare i primi frutti. I protagonisti sono la "nostra" Ducati, per le "due ruote", e la tedesca AMG, decisamente più nota per sposarsi alle vetture marchiate Mercedes.
Quella che vi presentiamo, e che vedremo in occasione del Salone Internazionale dell'Automobile di Francoforte 2011, altro non è che una Ducati Diavel Carbon, punto di partenza che ha portato a questa "Special Edition" targata "AMG".
I segreti sono quindi nascosti nei dettagli, omaggio costante del costruttore bolognese al "collega" tedesco. Si va dalla sella rivestita in Alcantara ai cerchi a cinque razze tipicamente teutonici, passando per l'impianto di scarico studiato appositamente per questo modello e sul quale è stata incisa la scritta "AMG".


Chiudono i dettagli di quest'originale metamorfosi i colori. La Diavel AMG Special Edition è infatti dotata di serbatoio nero opaco, mentre il telaio sfoggia un nome di tinta che lascia pochi dubbi sul garantito successo di questa partnership: "Diamond White Bright AMG".
La nuova arrivata si potrà prenotare subito dopo il debutto alla Kermesse tedesca, mentre le prime consegne dovrebbero avviarsi con i primi mesi del prossimo anno.

Come rinnovare la Patente


Per fare richiesta di rinnovo della Patente occorre recarsi direttamente in un'Unità Sanitaria ed effettuare una visita con un medico riconosciuto dall'articolo 119 del Codice della Strada. Ecco l'elenco competo delle figure professionali che posso redarre il certificato per il rinnovo del permsso di guida:
ASL territoriale
Medico di base del Distretto territoriale
Medico del Ministero della Salute
Medico delle Ferrovie dello Stato
Medico Militare in servizio permanente effettivo
Medico dei Vigili del Fuoco
Medico della Polizia di Stato
Ispettore Medico del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
I costi sono variabili sia in base alla struttura scelta che per il tipo di Patente che s'intende rinnovare. Si va dai 20 ai 50 Euro circa e comunque occorre presentarsi alla visita provvisti del bollettino postale che attesti il pagamento sul c/c 9001 di 9 Euro e di una marca da bollo di 14,62 Euro.
Ecco le validità ed i relativi rinnovi di ogni categoria di Patente:
Patente A
Chi ha meno di 50 anni la rinnova ogni 10 anni
Chi ha tra i 50 ed i 70 anni la rinnova ogni 5 anni
Chi ha più di 70 anni la rinnova ogni 3 anni
Patente B
Chi ha meno di 50 anni la rinnova ogni 10 anni
Chi ha tra i 50 ed i 70 anni la rinnova ogni 5 anni
Chi ha più di 70 anni la rinnova ogni 3 anni
Patente C
Chi ha meno di 65 anni la rinnova ogni 5 anni
Chi ha più di 65 anni la rinnova ogni 2 anni
Patente D
Chi ha meno di 60 anni la rinnova ogni 5 anni
Chi ha più di 60 anni la rinnova ogni anno
Patente E
Trattandosi di un'estensione segue la stessa validità della Patente a cui è associata.

La Ford che ti fa scrivere gli SMS


L'avvento della telefonia cellulare prima e degli smartphone poi ha sicuramente aumentato le comodità disponibili in auto e fuori, rendendoci sempre "connessi" con chiunque e in qualunque luogo, qualsiasi cosa si stia facendo. Uno dei "rovesci della medaglia" però è stato quello di aumentare le potenziali distrazioni mentre si è alla guida della propria auto: in particolare la lettura e scrittura di SMSè una delle azioni più pericolose che si possano fare mentre si è al volante, considerata la perdita totale d'attenzione a tutto quello che ci circonda con il conseguente aumento del rischio di incidenti.
Per ovviare a questo malcostume diffuso, Ford introdurrà dal prossimo settembre anche sulle vetture vendute del Vecchio Continente il SYNC, un nuovo sistema multimediale. Questo permetterà, tra l'altro, di "ascoltare" tramite gli altoparlanti dell'auto gli SMS ricevuti sul proprio cellulare ed inviare anche una breve risposta. Questo grazie alla funzione TTS (Text-to-speech) che permetterà la lettura dei messaggi ricevuti da un telefono connesso via Bluetooth con la semplice pronuncia di un comando vocale. Ma le funzionalità di questo sistema non finiscono qui, dato che ci sarà anche la possibilità di inviare (sempre con l'uso esclusivo di comandi vocali) una risposta "preimpostata", aiutando così gli automobilisti a restare concentrati sulla strada. Le risposte comprenderanno frasi semplici di utilizzo quotidiano come "chiamo più tardi", "sono impegnato" o "arrivo tra 10 minuti", nonché "sì", "no", "grazie".

Guida a 17 anni . In Italia presto si potrà


Dopo un'attesa durata anni anche in Italia sarà possibile (dal 22 aprile prossimo) guidare l'auto sin dai 17 anni di età, seppur con molte limitazioni e qualche passaggio burocratico. La "Guida Accompagnata" sarà infatti uno degli strumenti disponibili agli automobilisti di domani per accumulare esperienza di guida "reale", in grado allo stesso tempo di andare oltre le semplici lezioni pratiche ai fini del conseguimento della patente.
Ma come funziona questa novità? Innanzitutto non tutti i minorenni potranno richiederla, ma solo quelli già in possesso della patente A1, ovvero quella valida per condurre motocicli di cilindrata fino a 125 cc (con potenza massima fino a 11 KW) o quadricicli con massa non superiore ai 550 kg e cilindrata oltre 50 cc. Poi andrà presentata (da un adulto) la richiesta per la pratica alla Motorizzazione, il tutto ad un costo di circa 40 Euro. Dopo le opportune verifiche sarà rilasciata una ricevuta di presentazione dell'istanza con cui il minorenne potrà iscriversi ad un corso di dieci ore (due delle quali da effettuarsi di notte e quattro su autostrade e strade extraurbane) da tenersi presso una tradizionale autoscuola. A conclusione del corso e solo dopo aver ricevuto un attestato di frequentazione, sarà infine possibile ricevere dalla Motorizzazione l'autorizzazione definitiva.
Ma i vincoli non riguarderanno solo il "diciassettenne" alla guida; l'adulto "accompagnatore" dovrà infatti aver conseguito la patente B da almeno dieci anni (cinque se rilasciata in altri Stati europei o negli USA) e avere un'età inferiore ai 60 anni. Inoltre, non dovrà esser stato oggetto di provvedimenti di sospensione della patente negli ultimi cinque anni.
Come ultime regole, non sarà consentito il trasporto di alcun passeggero all'interno dell'auto, fatti esclusi ovviamente il giovane apprendista e l'accompagnatore, mentre sulla vettura dovrà essere sempre ben leggibile il contrassegno "GA" ("Guida Accompagnata") su sfondo giallo, pena una multa di 78 Euro. Inoltre, durante il periodo di "prova" (ma ci sembra doveroso) non saranno tollerate violazioni al Codice delle Strada per le quali sia prevista la revoca della patente, in caso contrario il nostro "amico diciassettenne" dovrà dire addio alla Guida Accompagnata, senza più possibilità di richiederla.

giovedì 12 aprile 2012

Porsche 911 migliore Performance Car 2012



Si può eleggere la supercar delle supercar? Sessantaquattro addetti ai lavori provenienti da 25 diversi paesi ogni anno ci provano nell'ambito del premio "World Performance Car", che decreta l'auto che più ha impressionato per le eccezionali prestazioni tra tutte le supercar prodotte in serie (almeno 500 esemplari l'anno), quindi escludendo le vetture realizzate in serie limitate o "artigianalmente".

Il premio di quest'anno è andato alla Porsche 911. La settima generazione della sportiva di Zuffenhausen è stata premiata nonostante l'introduzione sul mercato avvenuta solo pochi mesi fa (nel dicembre 2011) e ha preceduto rivali di tutto rispetto: su una rosa di 19 modelli totali al secondo posto si è classificata la Lamborghini Aventador e al terzo la McLaren MP4-12C, ma in classifica erano presenti "grossi calibri" come Ferrari FF, BMW M5 e Mercedes CLS 63 AMG. La 911 conquista così il trono che nelle ultime tre edizioni è stato di Ferrari 458 Italia, Audi R8 V10 e Nissan GT-R.


La nuova 911 è disponibile nelle versioni Carrera da 350 CV e Carrera S da 400, entrambe in vendita sia in versione coupè che cabriolet. Alleggerita di oltre 40 Kg rispetto al modello precedente, la nuova 911 può vantare una velocità di punta fino a 304 Km/h, ma anche emissioni e consumi ridotti in maniera significativa. Il listino della supersportiva tedesca parte da circa 80 mila per la 911 Carrera e da poco più di 102 mila per la Carrera S

Carburanti: alternative alla benzina


Pensate che nel futuro ci sarà solo l'elettricità a muovere le auto? In realtà non è proprio così e, insieme a quelli "storici" come metano e GPL, non mancano studi sui carburanti alternativi più disparati, da quelli derivati dalla fermentazione delle piante all'idrogeno senza dimenticare l'aria compressa e il buon vecchio vapore. Vediamo quindi quali sono i dieci carburanti che nel futuro potremmo utilizzare per "fare il pieno" alla nostra vettura, anche se è ovvio: considerato il tempo e gli investimenti sostenuti dalle case automobilistiche l'auto elettrica resta la scommessa più avvalorata.


1 - Bio-carburanti
In questa categoria rientrano tutti quei carburanti derivanti da qualche materiale o sostanza naturale. Si possono dividere in due grandi gruppi, gli oli (da olio di colza, palma o girasole) e gli alcool (dalla fermentazione di barbabietole, mais, frumento o zucchero).
2 - GPL
Il Gas di Petrolio Liquefatto (GPL) è, nonostante il nome, uno dei carburanti meno inquinanti a nostra disposizione. Vanta una lunga storia e impianti divenuti via via più sofisticati: ora si riesce ad avere un rendimento (sia in termini di prestazioni che di consumi) pressoché identico a quello delle vetture a benzina, con un costo alla pompa dimezzato.
3 - Elettricità
Sempre più usata nelle vetture come unica fonte di energia oppure (nelle auto "ibride") in combinazione con i carburanti tradizionali, l'elettricità ha avuto uno sviluppo enorme negli ultimi anni, anche se la sua diffusione è ancora rallentata da costi iniziali piuttosto alti ed una distribuzione non proprio "capillare".
4 - Metano
Il Metano (o CNG, Compressed Natural Gas) ha raggiunto nel nostro paese una certa popolarità. Più conveniente del GPL, paga però ancora differenze in termini di prestazioni, anche per via del peso dei serbatoi.
5 - Aria Compressa
Idea bizzarra? Forse, ma non certo nuova visto che ci fu già un tentativo (fallito miseramente, per la verità) di muovere una locomotiva nel 1820. Al giorno d'oggi siamo invece in grado di produrre veicoli in grado di arrivare a oltre 200 Km di autonomia con velocità massime di circa 60 Km/h.
6 - Idrogeno
Uno dei progetti più interessanti degli ultimi anni, ma che si è dovuto scontrare finora con il problema dello stoccaggio del combustibile e con la sicurezza dei serbatoi delle auto. In teoria, dato che è presente in quantità pressoché infinita sul nostro pianeta, qualora fossero risolti questi problemi potremmo anche aver trovato il carburante "definitivo".
7 - Celle a combustibile
Una variante della propulsione ad idrogeno, eliminerebbe quasi totalmente il problema della sicurezza, ma ha per ora costi maggiori per le batterie, sia per la sostituzione che per la normale manutenzione.
8 - Vapore
Anche qui si respira un'aria un po' "retrò", dato che il vapore è stata la forza motrice per eccellenza nei secoli passati. Le applicazioni più moderne di questa tecnologia alle auto non sarebbero però affatto da sottovalutare, con prototipi in grado di arrivare fino a 240 Km/h.
9 - Propulsione muscolare
No, non stiamo scherzando: la trazione animale (o umana) è uno dei metodi di movimento più ecologici che ci siano e avrebbe come "carburante" solo un po' di biada (o una bistecca e patatine fritte!).
10 - Motore ad acqua
Sarebbe la quadratura del cerchio in fatto di costi dei carburanti, visto i tre quarti del nostro pianeta sono coperti d'acqua. Le applicazioni presentate finora non sono però state in grado di mantenere le promesse che erano state sbandierate in fase di progetto. Un'altra opzione potrebbe essere quella di sfruttare, su grande scala, il principio del giocattolo che utilizza le leggi della fisica per immergere regolarmente la testa di un uccello in un bicchiere d'acqua di plastica posto davanti a lui. Qualcuno ci ha pensato ed è riuscito a trasportare ben 38 tonnellate su un autostrada francese.